Didattica digitale integrata

A.s. 2022/23

La didattica digitale integrata (DDI), intesa come didattica supplementare o complementare alla didattica in presenza, è stata una delle più grandi novità del periodo pandemico. Se da un lato ha rappresentato uno strumento funzionale, sebbene con limiti, attraverso il quale è stato possibile mantenere le relazioni anche a distanza e poter provvedere ad una continuità di servizio formativo agli studenti, dall’altra ha fornito una prova tangibile di quanto la didattica in presenza rappresenti una risorsa educativa e sociale fondamentale per favorire il processo educativo e il benessere psicofisico soprattutto dei più giovani. L’analisi dell’impatto della DDI in periodo di emergenza sanitaria deve essere contestualizzata ad una situazione straordinaria nella quale il suo utilizzo si è dovuto piegare alle necessità contingenti.
Da un punto di vista psicologico, uno dei più grandi e importanti limiti della didattica digitale integrata, quando a distanza, riguarda l’aspetto relazionale dal momento che la scuola per un adolescente rappresenta il luogo e il tempo in cui scopre o affina un’identità collettiva attraverso la relazione con l’altro. In ottica evolutiva, questo processo è fondamentale per la costruzione di un senso identitario, della capacità di coping e resilienza, autoregolazione e senso di autoefficacia. La percezione della vicinanza fisica ed emotiva dell’insegnante ha, infatti, impatto sui processi di regolazione delle emozioni, sviluppo socio-cognitivo, comportamento pro-sociale, adattamento accademico, benessere scolastico e sulle abilità scolastiche.
A partire da quest’anno scolastico la DDI affianca e completa la didattica in presenza ed è intesa come strumento di didattica INTEGRATA volta alla promozione della competenza digitale.